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A pancia serena con la Mindfulness

di Antonella Malaguti

 

 

Oltre a scegliere una corretta alimentazione, di cui è opportuno parlare con il proprio medico, chi soffre di M.I.C.I. può intervenire in modo efficace sulle patologie con la mindfulness. Gli studi scientifici che dimostrano gli effetti benefici della mindfulness sulla salute sono, infatti, svariati. In particolare, il protocollo M.B.S.R. (mindfulness-based-stress-reduction) è nato, grazie a Kabat-Zinn, nel 1979, proprio nel mondo della sanità per aiutare pazienti cronici che non rispondevano più alle terapie del dolore. Le M.I.C.I. sono patologie croniche con una forte componente di dolore fisico e psichico per le quali la pratica di mindfulness è estremamente consigliabile.

 

Mindfulness

La Mindfulness è una pratica di consapevolezza, strutturata in due grandi aree: la pratica formale e la pratica informale.

 

PRATICA FORMALE

La respirazione con l’addome

A chi soffre di M.I.C.I. viene spontaneo trattenere il fiato, soprattutto nei momenti di dolore che possono essere frequenti, improvvisi e intermittenti. Questo comporta che l’inspirazione coincida con una contrazione dell’addome: di conseguenza, la quantità di ossigeno in questa zona resta costantemente povera; rieducare questo movimento grazie alla respirazione addominale assume un valore prezioso. Il semplice gesto di portare una mano sulla pancia durante l’esercizio, può assumere un significato profondo e prezioso, come un primo gesto affettuoso verso una parte di noi che finalmente riconosciamo e che ha bisogno di particolare cura.

 

PRATICA INFORMALE

La meditazione del bagno

Il maestro zen Shunryu Suzuki-Roshi ha paragonato l’atto di andare al bagno alla meditazione. È un vero e proprio momento di pratica informale, che chi soffre di M.I.C.I. si trova a sperimentare quasi sempre in modo sofferto e doloroso, anche per decine di volte al giorno nei periodi di malattia attiva.

Sia la meditazione sia l’atto di andare in bagno sono azioni di svuotamento e di conseguente liberazione. Allo stesso modo dell’evacuazione, dopo aver riempito la testa di pensieri durante la giornata, pratichiamo la meditazione, per lasciar andare il superfluo e far sì che la nostra attività mentale rimanga salutare. Per chi vede il bagno come un luogo di sofferenza e negatività, introdurre alcuni elementi legati anche alla cura dell’ambiente, per esempio un vaso con un fiore o una pianta, può rappresentare un importante passo verso questa pratica informale.

 

Inner Scan (esplorazione interna del corpo)

Variante del più noto Body Scan, permette di esplorare le parti interne del corpo, degli organi, prendendo consapevolezza delle parti fisiche più profonde di noi, quelle vitali, di cui però ci è negata la diretta esperienza visiva. Un malato di M.I.C.I. è tendenzialmente portato a visualizzare le proprie viscere a causa dei frequenti controlli medici. Naturalmente, per ciò che riguarda l’apparato digerente in particolare, rimettersi in contatto con esso e percepirne la piena esperienza del momento presente, anche nei momenti di disagio, rappresenta un grande passo verso la consapevolezza, la possibilità di imparare a gestire il dolore e l’opportunità di favorire periodi di remissione della patologia.

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