Verticale sulla testa in spaccata ruotata (Parivrttaikapada Sirsasana)
Avvita il corpo con questa versione avanzata della Candela e muoviti verso la tua essenza calma e immobile
di Colleen Saidman e Rodney Yee foto David Martinez
“Chi sono io?” è una domanda fondamentale. Puoi identificarti con il lavoro, le sensazioni, la mente e il corpo, ciò che ti piace e non ti piace, le speranze e i sogni. Ma questi sono solo aspetti della tua personalità, sono identità temporanee. Se tutto è in costante cambiamento, non puoi “essere” queste cose. Se, invece, pensi di esserlo, rischi di oscurare gli attributi più sottili che fanno di te ciò che davvero sei. Un metodo per rispondere veramente a questa domanda è chiedersi “Chi non sono?” Quando sarai in grado di escludere tutti i tuoi attributi impermanenti, raggiungerai la tua essenza immutabile, il “vero Sé”, l’ “anima”. Per gettare uno sguardo sulla tua vera essenza, puoi praticare asana che ti spogliano progressiva mente delle caratteristiche con cui ti identifichi. Parivrttaikapada Sirsasana (Verticale sulla testa in spaccata ruotata) potrebbe aiutarti a trovare il centro del tuo essere. In questa posizione, dovrai spingerti in profondità dentro te stesso e radicarti a Terra, per trovare una bussola che ti permetta di non vacillare. Spingendoti all’interno, ti troverai ad avvicinarti sempre di più a un centro sfuggente. Questo centro energetico nello yoga è detto Sushumna Nadi, il canale centrale del prana (energia vitale). Ritirare le energie verso il canale centra le porta equilibrio, libera dagli schemi e dalle percezioni abituali. Quando ciò accade, vedi la realtà per quello che è. Potresti arrivare a sentirti pienamente vivo nel momento presente. Comincerai a capire che sei più del tuo lavoro o delle tue emozioni o dei tuoi desideri. Quando esegui questa posizione, hai bisogno di connetterti alla Terra, portando l’attenzione al punto di contatto fra sommità del cranio e suolo. Inoltre, sapere dov’è la gamba posteriore è essenziale per centrarsi e restare in equilibrio. Questo sarà il punto di riferimento per radicarti.
Benefici
- Scioglie la colonna vertebrale
- Massaggia gli organi vitali
- Rinforza collo, braccia e schiena
- Migliora l’equilibrio
Controindicazioni
- Inesperienza nel mantenere
- la verticale sulla testa senza muro
- Gravidanza
- Glaucoma
- Pressione alta
- Nausea
Supta Padangusthasana (Posizione coricata con estensione delle gambe)
Sdraiati sulla schiena e, se hai i muscoli del tendine del ginocchio corti, tieni una cinghia a portata di mano. Mentre sollevi la gamba destra, allunga la sinistra fino al tallone, ciò costituisce il fondamento della torsione. Afferra l’alluce destro con la mano sinistra (o stringi le estremità della cinghia), e incrocia la gamba destra verso sinistra. Mentre avvicini a terra il piede destro, la spalla corrispondente potrebbe sollevarsi. Allarga il torace appiattendo le scapole e aprendo le clavicole. Estendi le braccia per aiutarti a sostenere la cassa toracica fluida e in espansione. Allarga i muscoli della schiena. Inspira profondamente; espira lungamente. Tira le braccia e le gambe verso il centro, mentre ruoti a partire dal radicamento della gamba sinistra. Resta così da 5 a 10 respiri. Cambia lato.
Anjaneiasana (Posizione della Scimmia)
Con il ginocchio sinistro a terra, appoggia il piede destro davanti. Abbassa il coccige, mentre pieghi più profondamente la gamba anteriore. Mantieni le anche allineate. Espandi le costole inferiori e solleva le braccia. Quindi, intreccia le dita e porta le mani a coppa dietro la testa. Apri i gomiti quanto le spalle. Tenendo lo sguardo rivolto al naso, inarca leggermente la schiena in un piegamento indietro. Premi il dorso dei piedi a terra, mentre contrai i muscoli del tendine del ginocchio sinistro verso l’ischio. Porta l’affondo al massimo della profondità, abbassando il coccige. Espandi i muscoli della schiena. Tutta la colonna vertebrale è morbida e contribuisce uniformemente all’inarcamento. Resta così da 5 a 10 respiri. Spostati in Adho Mukha Svanasana (Posizione del Cane con la testa in giù) per un paio di cicli di respirazione per ritrovare la simmetria, quindi cambia lato.
Virabhadrasana I (Guerriero I, variante)
Questa è una versione in piedi di Parivrttaikapada Sirsasana poiché crea la stessa relazione di torsione fra gambe e busto. Appoggia il lato destro del corpo a un muro e fai un lungo passo avanti con il piede corrispondente. Sistema i piedi come faresti in Virabhadrasana I classico. Lascia che il tallone sinistro si sollevi da terra in modo da ruotare l’anca più facilmente. Ancora la gamba posteriore. Ruota il torace verso il muro e premi i polpastrelli contro la parete all’altezza delle spalle. Inspira, continua a tirare coccige, pube e ischi verso il basso, espandendo il retro del corpo. Ogni volta che espiri, allunga i fianchi e ruota. Continua ad aggiustare tutti i punti d’appoggio del piede anteriore a terra facendo oscillare leggermente la pelvi. Fai in modo che la forza si raccolga verso l’asse centrale. Braccia e gambe sostengono l’estensione della colonna vertebrale. Rilassa il collo. Lascia che il flusso del respiro trovi comodamente spazio dentro e fuori dalla torsione. Mantieni gli occhi recettivi, rivolgendo lo sguardo all’interno. Gioca nella posizione per 5-10 cicli respiratori, spingendo le inspirazioni fino al coccige e lungo i muscoli della schiena in espansione. Torna al centro e cambia lato.
Parsva Sirsasana (Verticale ruotata sulla testa)
Entra in Sirsasana (Posizione sulla testa) e allarga le gambe, con i piedi a circa 30 cm. Allungati a partire dall’inguine, lungo l’interno delle gambe fino ai talloni. Quindi lentamente riunisci le gambe, mantenendo l’allungamento, senza trattenere il respiro o tendere i muscoli del collo. Premi i polsi a terra mentre riassesti le scapole abbassandole. In equilibrio, mentre ti allunghi dalla corona della testa fino all’interno dei talloni, ruota le gambe per girare le anche e i piedi a sinistra. Mantieni l’ancoraggio a terra stabile, ruotando attorno alla linea mediana del corpo. Inizialmente, ciò potrebbe disorientarti e impaurirti. Resta concentrato sul contatto con la terra e sulla stabilità dell’estensione delle gambe. Allungati a partire dalla zona lombare per aumentare la torsione. Estendi i muscoli della schiena. Mentre testa, avambracci e mani restano stabili e radicati, il resto del corpo si allunga in una spirale ascendente. Dopo qualche respiro, torna al centro. Resta in Sirsasana per un paio di cicli respiratori, poi cambia lato. Quando cominci a praticare questa posizione, mantienila solo per 5-10 secondi. Poi, mano a mano che la tua sicurezza, tecnica e forza crescono, estendi fino a 1 minuto circa per ciascun lato.
Parivrttaikapada Sirsasana (Verticale sulla testa in spaccata ruotata)
Dopo 30 secondi di Sirsasana e 5 – 10 di Parsva Sirsasana, vai in spaccata con la gamba destra davanti e la sinistra dietro. Concentrati sull’apertura della gamba posteriore, per non abbassare troppo l’altra. Mantieni sguardo morbido e stabile, braccia forti, collo allungato e comodo. Estendi le gambe mantenendo i piedi attivi e allargati. Orienta la posizione a partire dal contatto con il suolo e la gamba posteriore. Se le gambe si aprono, tirale isometricamente verso l’interno della pelvi. Espandi i muscoli della schiena. Quando sei completamente ruotato, piega la gamba posteriore. Poi, distendendola nuovamente, aumenta la torsione. Quando è al massimo, osserva il respiro e ruota a ogni espirazione. Inizialmente, pratica la posizione per 5-10 secondi su ciascun lato, fino a 30 secondi. Fra un lato e l’altro, torna a Sirsasana per 5-10 secondi per riacquisire la centratura.
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