Il termine kriya significa “atto, azione“. Nell’accezione più ampia può essere interpretato come rimozione dell’ignoranza e dei condizionamenti. Il Kriya Yoga è una pratica spirituale tesa all’incontro con il divino, all’appagamento di un bisogno che si risolve nel momento supremo del samadhi, ossia del contatto con l’Assoluto.
La meditazione connessa a questo metodo prevede tecniche rigorose: si tratta di pratiche cognitive, trasmettibili soltanto da maestro ad allievo. Questo stile è stato tramandato dal maestro Babaji, per essere poi insegnato nel mondo occidentale da Paramahansa Yogananda verso la metà del XX secolo.
Il Kriya Yoga è insegnato presso i centri Ananda, fondati da Swami Kriyananda, allievo diretto di Paramahansa Yogananda in tutto il mondo. Un altro maestro è Maharashi Sathyananda che propone un metodo di preparazione atletica.
Per approfondire ecco due libri: “Verso la realizzazione del Sé” di Paramahansa Yogananda (Ed. Astrolabio) e Io amo meditare” di Swami Kriyananda (Ed. Ananda). Oppure visita i siti: www.ananda.it www.fky.it www.kriyayogaccademia.it
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