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Posizione dell’Eroe Coricato (Supta Virasana)

Nell’azione, la calma. È l’insegnamento di Supta Virasana: un mix perfetto fra movimento e abbandono

di Judith Lasater // foto di Giorgio Majno

Leroe_silenteÈ  una postura di preparazione. Ottima se praticata prima del pranayama o di asana che richiedono un inarcamento all’indietro. Supta Virasana (Posizione dell’Eroe Coricato) funziona anche come controposizione dopo una serie di piegamenti in avanti, facilita la digestione dopo i pasti e può dare sollievo alle gambe dopo ore in piedi o in cammino. I suoi benefici sono molti, insomma, e non va certo dimenticato il profondo allungamento che offre ai muscoli quadricipiti femorali. Questi muscoli si trovano lungo la parte anteriore della coscia e tendono a rinforzarsi o a irrigidirsi nel corso di numerose attività atletiche. Supta Virasana, inoltre, allunga un muscolo più corto chiamato gruppo ileo-psoas che flette l’anca, portando il femore verso il torace.

 

A livello sottile

Tale posizione calma la mente perché apre l’addome e il torace. Stimolando addome, fegato e intestino diventa un ottimo antidoto alla nausea e, quando la schiena è ben sostenuta, può essere d’aiuto durante la gravidanza per alleviare le classiche nausee mattutine. Co me tutti gli asana, Supta Virasana incorpora elementi di abbandono, sia nella mente sia nel corpo. Ogni postura, infatti, è un’esperienza vivente che permette a chi la esegue di concentrarsi su un momento e diventarne cosciente, al di là delle conversazioni, delle teorie, delle abitudini e delle aspettative. è proprio questo “linguaggio non verbale” che gli dà il potere di raggiungere luoghi profondi del nostro essere, permettendoci di sperimentare nuovi modi di sentire, di essere e di agire. Uno dei modi migliori  per amplificare l’abbandono è  concentrare la mente , creando in un primo momento un punto di focalizzazione: in questo modo si fornisce alla mente una piattaforma di partenza da cui può mollare la presa. Per raggiungere tale stato è necessario che ci sia un leggero livello di difficoltà. Lo stiramento, cioè, dovrebbe essere abbastanza difficile da richiedere alla mente di restare attiva e prestare attenzione. Se si crea una sensazione troppo debole, il pensiero vaga, viceversa, se si crea una sensazione troppo forte, la mente fugge dal disagio. Bisogna, quindi, trovare la giusta quantità di stiramento, aumentandolo gradualmente mentre si resta consapevoli di tutte le sensazioni. Presto la mente si calmerà, liberata dalla persistenza e continuità della sensazione nella posizione. In questo stato concentrato e libero, si possono conoscere i principi di una pace più profonda.

 

Allenta la tensione

Sdraiati con la schiena completamente appoggiata ad alcune coperte impilate (fig.1). Gradualmente, piega il ginocchio destro con il polpaccio verso l’esterno. Senti bene Leroe_silente_2_l’appoggio dei glutei al suolo. Dopo qualche respiro, piega anche il ginocchio sinistro. Le braccia sono completamente abbandonate al suolo con i palmi delle mani rivolti verso il soffitto. Se i glutei non riposano comodamente a terra, prova a sistemare un’altra coperta ripiegata per sostenere il bacino e alleviare parte della pressione dalle ginocchia e dai piedi.

 

Buon rilassamento

Leroe_silenteSdraiati all’indietro sui gomiti, mantenendo il respiro naturale. Le cosce possono essere parallele. In seguito, potrai provare ad avvicinare le ginocchia. Resta appoggiato sui gomiti. Se ti è difficile scendere di più, sistema una coperta o un cuscino per evitare che la zona lombare della schiena si inarchi eccessivamente (fig.2). Mantieni la posizione per alcuni lunghi respiri. Poi, torna su sedendoti fra i talloni. Se non hai particolari difficoltà, scendi verso terra fino a sdraiarti con la schiena dritta. Anche qui, potrai inserire una coperta o un cuscino per sostenere la schiena. Distendi comodamente le braccia. Assicurati che la testa sia ben sostenuta e che il mento non si trovi più in alto della fronte. Se è così, inserisci una coperta sotto la testa o sotto la schiena e la testa. Quando allunghi le braccia al di sopra della testa, cerca di mantenere le ginocchia unite (o almeno che le cosce siano parallele e non più aperte). Evita di inarcare eccessivamente la regione lombare. Resta per alcuni respiri. Ora, torna a reggerti sui gomiti, e quindi a sederti in Virasana (Posizione dell’Eroe). Appoggia le mani davanti alle ginocchia, punta le dita dei piedi e, su una espirazione, portati in Uttanasana (Piegamento frontale in piedi).

 

Benefici

  • Allunga i muscoli estensori della gamba e il muscolo psoas che connette il tronco e le gambe in profondità.
  • Depura le gambe dall’acido lattico e dai metaboliti di scarto, riducendo la fatica e la pesantezza causate dall’iperestensione o dal restare in piedi a lungo.
  • Riduce la tendenza alle vene varicose e l’edema (eccessiva ritenzione d’acqua) negli arti inferiori.
  • Apre le articolazioni del ginocchio e della caviglia, favorendo un inarcamento sano. può correggere piccoli difetti di allineamento all’interno dell’articolazione del ginocchio.
  • Allevia la nausea durante la gravidanza.
  • In supta Virasana vengono stirati alcuni punti importanti nell’agopuntura che stimolano il meridiano dello stomaco, rendendo questa posizione un buon rimedio all’indigestione o ai disturbi di stomaco.

 

Controindicazioni

  • Non praticare questa posizione se hai lesioni al ginocchio  o alla caviglia che potrebbero essere irritate dall’estensione completa di queste articolazioni.

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