Saggezza per tempi incerti
L’emergenza Coronavirus è un’ottima occasione per coltivare pazienza, cura, integrità e riscoprire ciò che è davvero “urgente”
Stefano Bettera
Illustrazione di Adriana Farina
Se sfogliamo qualunque quotidiano o passiamo in rassegna i post di amici e conoscenti sui social network, non si parla d’altro che dell’epidemia percepita come la più grande sciagura di questi ultimi anni. Il Coronavirus è il principe dei nostri incubi e il re delle più corrosive ansie e temute paure. Questo micro organismo è tanto piccolo quanto micidiale e capace, in poche settimane di mettere in discussione la spavalda certezza di un mondo globalizzato che si finge immortale.
Approfittiamo di questo tempo di attesa, per riscoprire un tempo nostro, un tempo dell’ascolto, un tempo lento, un tempo primordiale. Tutte le grandi tradizioni spirituali puntano a riconnetterci con una dimensione atemporale, assoluta, meno legata al consumo dell’esperienza. Non è un caso che ogni disciplina meditativa cerchi di riconnetterci con il corpo e con la sua saggezza. È così nelle pratiche di consapevolezza buddhiste. Vale per gli esercizi spirituali degli antichi greci.
Sul nuovo numero Yoga Journal di Aprile ho voluto darvi dodici indicazioni che gli Stoici usavano per addestrare la mente a una maggiore consapevolezza e a una vita più piena. Indicazioni che mi sembrano più che adeguate per il momento. Potete usarle in questi giorni, punto per punto, sia nella vita quotidiana sia nei momenti di pratica più formale. E come diceva Luke Skywalker, che la forza sia con voi!
Potete trovare l’articolo completo sul numero Yoga Journal di Aprile 2020
Stefano Bettera introduce il suo articolo in questo video
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