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Meditazione con Mamme e Bambini

Come far vivere con entusiasmo ai bambini l’esperienza della mindfulness. Ce ne parla Carolina Traverso

di Bice Mattioli

 

MindfulnessQuando si parla di mindfulness, c’è sempre un po’ di incertezza se classificarla nella cartella psicoterapia o meditazione. La domanda diventa poi d’obbligo se ci confrontiamo con Carolina Traverso, psicoterapeuta di matrice cognitivista e insegnante di mindfulness formatasi con Jon Kabat-Zinn. Oggi curatrice di un format appena nato dal nome “Semplicemente Family”, dedicato una prima introduzione alla meditazione dei propri bambini, «La meditazione e la psicoterapia sono due approcci differenti, che nella dimensione di gruppo tengo separati e che integro fra loro nella dimensione individuale, secondo i bisogni delle persone. Né l’una né l’altra sono panacee, ma piuttosto diversi percorsi di consapevolezza che possono talora sostenersi l’un l’altro».

 

YOGA JOURNAL Come nasce il progetto “Semplicemente Family”?
CAROLINA TRAVERSO
“Semplicemente Family” nasce dalle richieste di alcune mamme che già praticano mindfulness di avere degli strumenti per potere condividere questi momenti con i loro bambini. Ho allora scelto di proporre ai bambini e ai loro genitori alcuni elementi del Curriculum di Mindful Schools, un’istituzione americana dedicata all’insegnamento della mindfulness nelle scuole, con cui ho svolto un training.

 

D Come avviene “Semplicemente Family” e quali sono i momenti più importanti?
R Intanto, anche se i bambini sono accompagnati, i genitori stanno un passo indietro, rimangono osservatori. Ai bambini la mindfulness è spiegata come uno strumento che può aiutarci a essere più calmi, concentrati e felici. La possibilità di fermare il corpo fa notare ai bambini come questo può rendere tutto più calmo e sereno. Propongo il “mindful listening”, l’ascolto consapevole della campana da meditazione e anche semplicemente di tutti i suoni che possiamo notare intorno a noi, e la “loving kindness”, che consiste nel visualizzare una persona o un animale a cui vogliamo bene e che ci rende felici, e inviargli silenziosamente dei pensieri gentili – i bambini adorano questa pratica! A conclusione del workshop sia i bambini, sia i genitori, ricevono spunti e suggerimenti su come proseguire con la mindfulness a casa.

 

D Come si distacca da una normale sessione di mindfulness per adulti?
R Così come nella mindfulness insegnata agli adulti, anche in questo workshop a momenti di pratica si alternano momenti di condivisione, in cui i bimbi possono raccontare, se vogliono, ciò che di volta in volta sentono, scoprono e notano. L’intenzione è la medesima: coltivare l’arte di essere svegli, lasciando andare l’automatismo a giudicare, per ricontattare la calma, la gentilezza e il coraggio che già possediamo. Con i bambini si tratta solo di essere più semplici e giocosi con il linguaggio e i tempi sono più brevi.

 

D I benefici di questo tipo di lavoro sui bambini sono stati scientificamente descritti come “maggiore concentrazione e attenzione”.
R Non è solo una questione di concentrazione. Coltivare l’attenzione “mindful” aiuta i bambini a calmarsi quando si sentono emotivamente turbati, e a prendere decisioni migliori.

 

D Quale è stata l’esperienza delle mamme?
R
I genitori sono felici di condividere con i loro figli un momento così importante. Alcune mamme mi hanno raccontato di avere poi continuato a praticare a casa, coinvolgendo non solo i figli ma anche gli altri bambini della famiglia. Ho ricevuto una splendida foto di un bambino che usava con suo fratello una pentola e un mestolo con l’intento di riprodurre i suoni della campana tibetana!

 

semplicementemindfulness.com

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