Posizione di Bharadvaja (Bharadvajasana)
In un mondo caotico, impara a rimanere saldo, radicato a terra. Questa torsione ti spiega come e perché
Bharadvaja = Rishi Bharadvaja (in onore di uno dei 7 grandi veggenti, rishi, della tradizione vedica); asana = posizione
di Beryl Bender Birch
foto di David Martinez
Bharadvaja era un sapiente saggio dell’antica India che insegnava ai grandi guerrieri a rimanere centrati e diventare eccellenti arcieri. Oggi, possiamo accedere ai suoi insegnamenti, e all’equilibrio delle forze fisiche e spirituali che essi ispirano, attraverso la pratica della Posizione di Bharadvaja, o Bharadvajasana, una torsione fortemente radicante a terra e dagli effetti purificanti. Nel frastuono del mondo moderno, una posizione tranquilla, legata e bilanciata come Bharadvajasana può aiutarci a trovare un momento di pace e quiete. Praticandola, combini movimenti che a prima vista possono sembrare incompatibili ed estremamente difficili. Per prima cosa, devi piegare una gamba all’indietro, quindi posizionare l’altra in Ardha Padmasana (Posizione del Mezzo Loto) e immergerti in una torsione. Per trarre il massimo beneficio e scongiurare qualsiasi dolore alle ginocchia o alla schiena, è fondamentale mettere le gambe e i piedi in posizione appena prima di entrare nella torsione. Le due posizioni di preparazione, descritte nelle pagine seguenti predispongono la parte inferiore del corpo alla posizione finale di Bharadvajasana, una gamba alla volta. Non lesinare sull’uso di supporti in queste posizioni.
Le Posizioni preparatorie
La prima posizione preparatoria, la Posizione del Mezzo Loto, consente di aprire i fianchi, in particolare i glutei. È importante lavorare consapevolmente e progressivamente verso una maggiore ampiezza di movimento nella postura.
La successiva posizione preparatoria, Ardha Virasana (Posizione dell’Eroe parziale), aiuta ad allungare i quadricipiti e a migliorare la flessione plantare, la capacità di estendere la punta del piede della gamba piegata. Per mantenere le ossa delle natiche in contatto con il pavimento e il dorso del piede rivolto verso il basso in Bharadvajasana, avrai bisogno sia della flessibilità dell’anca, sia dell’intera ampiezza di movimento sviluppata nella coscia, nell’articolazione della caviglia e nelle ginocchia. Senza queste basi, il corpo tende a pendere da un lato, facendo sì che l’anca si sollevi e la colonna vertebrale si inclini. Quando ciò accade, perdi l’equilibrio e rischi di danneggiare il ginocchio. Bharadvaja ci ricorda l’importanza di essere radicati a terra e centrati nello yoga. È così che ci avviciniamo alla quiete della mente, l’obiettivo finale.
Benefici della posizione
Una volta imparato a eseguire ciascuna di queste posizioni preparatorie, ti accorgerai di come i due diversi elementi della parte inferiore del corpo si uniscano in perfetta armonia per costruire una splendida posizione. Oltre a favorire il radicamento a terra, Bharadvajasana, nella sua massima espressione, promuove un transito intestinale regolare, essenziale per un buono stato di salute generale e per una pratica degli asana efficace, facendoci sentire più leggeri ed energici nelle posizioni. Il piede nel Mezzo Loto esercita una pressione sul ventre e sul colon, stimolando la digestione e l’evacuazione. Spingendo sulla parte inferiore della schiena e sui reni, anche il braccio che cinge la schiena per legarsi al piede nel Mezzo Loto favorisce la disintossicazione, aumentando l’afflusso di sangue ai reni e stimolando così l’eliminazione delle tossine dal corpo. Infine, contribuisce all’evacuazione il movimento di torsione, che nel frattempo mantiene i muscoli laterali della colonna vertebrale forti, bilanciati e flessibili.
Chi era Bharadvaja
La leggenda vuole che Arjuna, il protagonista della Bhagavad Gita, uno dei testi sacri originali dello yoga, fosse il più grande arciere della sua epoca (circa 2500 anni fa). Le sue abilità si affinarono lungo una stirpe di maestri di tiro con l’arco iniziata con il saggio Bharadvaja. Arjuna utilizzò le abilità yogiche del tiro con l’arco (chiara messa a fuoco, sguardo fermo, respiro consapevole) nella battaglia epica di Kurukshetra, in cui gli fu ordinato di scendere in guerra contro il suo maestro (Drona, il figlio di Bharadvaja) e molti dei suoi stessi familiari. Come si può immaginare, la richiesta suscitò in Arjuna un grande conflitto emotivo e spirituale. Alla fine però, la saggezza di Bharadvaja e la guida del dio Krishna lo aiutarono a liberarsi del suo attaccamento al risultato e al guadagno materiale e ad andare coraggiosamente in battaglia.
Fase 1. Ardha Padmasana
Prepara
✽ Siediti dritto in Dandasana (Posizione del Bastone). Se non riesci a sederti in posizione eretta, infila una coperta ripiegata sotto i glutei.
✽ Porta la gamba destra nel Mezzo Loto: piega il ginocchio destro e afferra la caviglia e lo stinco della gamba destra con entrambi le mani. Usando le braccia, spingi il tallone del piede destro verso l’addome
✽ Porta il piede in alto sulla coscia, così da consentire al tallone prima di poggiare e poi di premere sull’addome. Se il ginocchio si oppone a questa posizione, arretra il piede, o salta del tutto questo passaggio, appoggiando piuttosto la pianta del piede destro contro l’interno della coscia sinistra.
Rifinisci
✽ La caviglia va centrata direttamente sopra il femore. Evita che il piede sporga troppo dal lato esterno della gamba. Se non centri il piede, e lo posizioni troppo basso (verso l’interno) sulla coscia, rischi di stirare i legamenti della caviglia
✽ Fletti il piede per proteggere la caviglia e per avvicinarlo più facilmente all’addome
✽ Attiva i bicipiti tirando il piede consapevolmente verso il ventre.
Finalizza
✽ Siediti in posizione eretta e ruota le spalle indietro
✽ Rimani qui per qualche respiro prima di rilasciare la posizione ed eseguirla sull’altro lato
✽ Allunga i quadricipiti della gamba piegata.
Fase 2. Ardha Virasana
Prepara
✽ Siediti dritto in Dandasana, con gli ischi a terra e le gambe distese davanti a te. Se il tratto lombare della spina dorsale cede all’indietro, infila una coperta ripiegata sotto gli ischi come sostegno
✽ Piega il ginocchio sinistro, porta indietro il piede lungo il fianco e appoggia lo stinco sul pavimento. Fai in modo che il piede sinistro punti dritto indietro, e premi tutte e cinque le dita a terra
✽ Se il busto pende verso destra o il piede sinistro ruota all’esterno, sistema una coperta ripiegata sotto il fianco destro per sollevare questo lato del corpo
✽ Tieni la gamba destra dritta, con le dita dei piedi e la rotula rivolte verso l’alto e i quadricipiti contratti. Se piegando la gamba sinistra avverti fastidio al ginocchio sinistro, salta questo passaggio e mantieni la gamba sinistra distesa sia in questa posizione sia in Bharadvajasana.
Rifinisci
✽ Appoggia le mani ai lati del corpo, piatte sul pavimento un po’ indietro rispetto ai fianchi. Mantieni la colonna vertebrale perpendicolare al suolo
✽ Inspira e allunga la colonna vertebrale
✽ Espira e lascia che il fianco sinistro si assesti lungo il tallone sinistro.
Finalizza
✽ Premi le mani sul pavimento, mantieni la posizione per qualche respiro, poi cambia lato.
Posizione finale. Bharadvajasana
Prepara
✽ Siediti in Dandasana. Piega la gamba sinistra indietro, appoggiando lo stinco sul pavimento accanto alla coscia sinistra. Rivolgi la punta del piede dritta indietro e senti entrambi gli ischi aderire a terra
✽ Afferra la caviglia destra con entrambe le mani e porta il piede destro sulla coscia sinistra, nel Mezzo Loto
✽ Tieni il piede fermo con la mano sinistra, mentre esegui una torsione a destra e avvolgi la mano destra dietro di te per afferrare il piede destro. La mano stringe il collo del piede destro.
Rifinisci
✽ Infila il palmo della mano sinistra sotto il ginocchio destro. Se non ci arrivi, o se la natica sinistra si solleva, premi la mano sinistra contro il ginocchio destro. Tira leggermente il piede nel Mezzo Loto per intensificare la torsione.
Finalizza
✽ Siediti in posizione eretta
✽ Porta lo sguardo al di sopra della spalla destra
✽ Rimani in questa posizione per alcuni respiri, mantenendo lo sguardo fermo. Rilascia delicatamente la torsione e porta le gambe in Dandasana prima di cambiare lato.
Modifiche
Se pendi verso destra, infila una coperta sotto l’ischio destro. Se non riesci a completare il Mezzo Loto, porta il piede destro all’interno della coscia sinistra e infila le dita dei piedi sotto la coscia in modo che il tallone destro prema contro l’osso pubico o il perineo. Esegui una torsione del busto a destra e allunga la mano sinistra verso il ginocchio destro. Avvolgi il braccio destro dietro la schiena. Se non arrivi alla coscia, appoggia la mano piatta sul pavimento dietro di te per mantenere la colonna vertebrale allungata.
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