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Il potere del suono

Le onde sonore sono un sigillo per schiudere l’energia e l’armonia del corpo

di Donatella Bianco

illustrazione di Luca Gelosa

disegni di Adriana Farina

 

il potere del suonoOgni essere vivente è un “suono”, lo affermava Sri Vemu Mukunda, fisico nucleare e grande musicista indiano che indagò con la curiosità dello scienziato, unita all’amore del musicista, i fenomeni del suono. Lo studiò analizzando le sue caratteristiche e i suoi effetti sugli esseri umani, sulle risposte fisiche e psichiche e sull’ambiente. Il Nada Yoga ha origini antichissime, sacre ed esoteriche: dal “Sama Veda” (uno dei quattro libri tramandati dai veggenti nel II millennio a.C.), ci viene tramandata la scienza del suono utilizzato come via di elevazione spirituale. Qui sono raccolti i canti liturgici, gli inni rivolti ai vari aspetti del Divino che si manifesta in infinite forme al fine di divenire accessibile a ognuno.

 

 

 

Il suono dei suoni

 

Nelle “Upanishad” (opera letteraria posteriore ai “Veda”) si trovano molti riferimenti al suono primordiale: OM (AUM). OM è detto anche Nada Brahma, cioè “Suono Creatore”. Questa sillaba è un potente mantra e rappresenta anche foneticamente le tre forze che regolano l’Universo: creazione-preservazione-distruzione. L’influenza del suono sulle emozioni, la forza terapeutica e spirituale erano fenomeni conosciuti ai praticanti di tutte le antiche civiltà, come se fosse esistito un ceppo di origine comune a questa conoscenza. La cultura indiana è senza dubbio quella che ha conservato di più rispetto alle altre i tesori di questa scienza. In India esiste l’impianto teorico musicale, codificato da secoli, riguardante l’uso di suoni, melodie e ritmi collegati a stagioni, orari, stati fisici e psichici e a tutte le circostanze della vita dell’uomo e della natura. «La musica in India è stata per lungo tempo utilizzata per lo sviluppo della mente e del corpo. Nella cultura indiana, infatti, si ritiene che l’influenza della musica inizi già allo stato fetale e continui durante tutta l’esistenza, fino alla morte. Ascoltare la musica, cantare, oppure suonare uno strumento preparano tanto il corpo quanto la mente ad affrontare le difficoltà della vita e, infine, a comprendere e ad accettare la morte con dignità», scrive Adalberto Zappalà, uno dei massimi conoscitori della pratica del Nada Yoga in Italia. Ogni suono ha una qualità che provoca in noi un mutamento energetico: come l’ascolto di una nota di violino o di chitarra evoca in noi certe sensazioni. Ogni suono, se ascoltato attentamente è un atto energetico con una qualità al suo interno.

 

La vibrazione interna

 

Il Nada Yoga (Yoga del Suono), è un aspetto della pratica che utilizza i Mantra, la musica e la voce, per raggiungere l’integrazione della personalità e la realizzazione spirituale. Abbinando gli asana all’emissione dei suoni che vibrano all’interno del corpo, il vantaggio è quello di sbloccare resistenze emotive e liberare le energie accumulate che creano tensioni in varie parti del corpo. Il canto e l’emissione della voce su una lunga sillaba hanno la caratteristica di sbloccare, rafforzare e approfondire la fase di espirazione, che gioca un ruolo fondamentale per ristabilire una respirazione completa, armonica e vitalizzante, per predisporre un atteggiamento di apertura, abbandono e fiducia. Nel canto, oltre agli effetti mentali dovuti all’espirazione, si aggiungono quelli dovuti alla vibrazione prolungata per favorire uno stato di coscienza di onde cerebrali alpha, come in uno stato di veglia/coscienza, tipica del pre-sonno. Così come dice Vemu Mukunda: «l’essere umano, una volta raggiunta l’età adulta, assume una vibrazione che lo distingue e lo rende una “nota unica” che possiamo definire la nota personale (Tonica o Ground Tone), cioè una frequenza base diversa per ciascuno, una vibrazione che lo contraddistingue». Il vissuto di ognuno, il luogo di nascita, la famiglia, il lavoro, le amicizie concorrono all’attribuzione di questa nota caratteristica. Scoprire questa “nota personale” e la sua vibrazione dentro il corpo ci aiuta anche ad analizzare i vari aspetti della nostra personalità.
La nostra voce, oltre alle parole, trasmette le nostre emozioni e, quindi, come il corpo invia messaggi, così la sola intonazione, cambiando frequenza, evidenzia diversi stati d’animo. Se è rotta o spezzata può tirare fuori preoccupazioni, ansie o sofferenze fisiche, se è rilassata e pacata trasmette sicurezza, calma, pace interiore, gioia e benessere. Ciò ci permette di capire come il potere del suono e la sua vibrazione sia in accordo con le nostre energie vitali, fisiche e psichiche. Nello yoga, ma soprattutto nella vita. Provate a sperimentare gli esercizi qui di seguito (anche prima di praticare yoga, per riportare in breve tempo interiorizzazione, concentrazione, contatto con il mondo interno, respiro e armonia).

 

In accordo con il corpo

 

Pratiche per alleviare le tensioni muscolari di collo e mandibola, che con il tempo possono provocare dolore. Praticandoli assieme all’emissione del suono, con espirazione prolungata, rendono più elastici e leggeri i movimenti delle sette vertebre cervicali.

 

Il Collo

In posizione seduta (a terra o anche su una sedia), con la schiena ben eretta e il mento leggermente rientrato verso la gola, pratica 4 movimenti con il collo, ognuno abbinato a una lunga emissione di una vocale. Ripeti ciascun movimento 3 volte. Prova a praticare inizialmente questi movimenti senza l’emissione dei suoni e osserva fino a che punto la testa si mobilizza. Successivamente, eseguendoli assieme all’emissione di suoni, puoi notare se sono avvenuti dei miglioramenti.

 

Flessione in avanti del capo e ritorno

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Fig. 1 e 2

Inspira al centro. Poi espira, fletti il capo in avanti portando il mento alla gola. Emetti a lungo il suono della vocale A, (AAA) facendo vibrare il suono dentro di te. Inspirando, ritorna al centro. (Fig. 1)

 

 

Rotazione laterale del capo a destra e sinistra

Inspira al centro. Poi espira, ruota il capo verso destra emettendo il suono della vocale I, (III). Inspira e torna al centro. Espira e ruota verso sinistra, sempre emettendo lo stesso suono. (Fig. 2)

 

Flessione laterale del capo

Inspira al centro. Poi espira, fletti la testa di lato, portando l’orecchio verso la spalla ed emettendo il suono della vocale E, (EEE). Ritorna al centro. Espira e ripeti dall’altro lato. Abbassa le spalle (è l’orecchio che va verso la spalla e non viceversa). (Fig. 3)

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Fig. 3

 

Rotazione del capo

Inspira al centro. Poi espira, abbassa il mento verso la gola e inizia un lento movimento di rotazione del capo, emettendo il suono della vocale O, (OOO). Poi alterna il verso di rotazione. (Fig. 4)

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Fig. 4

 

 

La colonna vertebrale

Nella Posizione del Gatto, con la variante di poggiare i gomiti a terra e divaricando molto le ginocchia. Al ritmo del respiro, sposta il peso indietro, fino a portare i glutei sui talloni, mentre pronunci il suono “UUU”, alternandolo con il suono “OOO” e “AAA(Fig. 5). Inspirando, riporta il peso in avanti nella Posizione del Gatto. La pratica è utile per lo scioglimento della colonna vertebrale e del movimento scapolare, per allungare i muscoli del collo.

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Fig. 5

 

Le anche

Nella Posizione del Ciabattino, molleggia le ginocchia verso il basso. Le mani sulle caviglie e i gomiti sulle ginocchia svolgono un’azione di apertura delle anche. Inchina il busto mantenendolo eretto. Espira ed emetti il suono “AAA”. Inspira e torna in posizione eretta, per 4 o 5 volte. Quindi, mantieni la posizione statica, tirando con le braccia per raddrizzare il bacino, apri il torace, stira la colonna vertebrale. Il respiro deve essere profondo e regolare. Dopo le prime fasi, la posizione risulta più agevole. Le anche sono più elastiche e organi riproduttivi, prostata, reni e addominali stimolati.

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Fig. 6

 

 

Sri Vemu Mukunda

Pioniere nella divulgazione del Nada Yoga, come via per la conversione delle energie, di accordatura dell’uomo con sé stesso e il mondo e l’Universo. La sua appartenenza a una famiglia agiata gli permise di compiere studi musicali in India, dove divenne un ottimo strumentista di vina, il principale strumento a corde dell’India del Sud, e di completare i suoi studi universitari in fisica nucleare in Gran Bretagna. Fu ricercatore nel campo della fisica nucleare presso l’Università di Strathclyde, a Glasgow, in Scozia. Vemu Mukunda indagò i fenomeni del suono, analizzandone le caratteristiche e gli effetti sugli esseri umani e sull’ambiente. Un ponte per la cultura musicale tra Oriente e Occidente. Inoltre, come musicista collaborò con il jazzista inglese Maynard Ferguson, con Maurice Béjart, senza tralasciare esponenti del rock come Eric Clapton, Elton John, Yoko Ono e John Lennon.

 

Info

www.lenotedelcuore.it

www.nadayoga.it

www.adalbertozappala.it

 

Da leggere yoga suono libro
manuale yoga suono

Ida Sommovigo, Manuale di Yoga del suono + CD, Casa Musicale Eco, € 17,00

 

 

Giorgio Lombardi, Lo yoga del suono, Promolibri Edizioni, € 7,00

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