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Respira il tuo mandala

Il Mandala Pranayama è uno dei kriya interni abbinati a un pranayama superiore, dove si osserva il proprio respiro che si muove nel corpo secondo la forma del mandala prescelto.

di Lisetta Landoni

Respira_il_tuo_mandalaI mandala rappresentano la forza mentale che opera attraverso il piano fisico e hanno diverse forme. Possono essere quardati, circolari, triangolari, a mezza luna crescente e così via.

Oppure possono essere costruiti attorno all’immagine di una divinità di cui si vogliono evocare la caratteristiche, con l’obiettivo di assimilarle. La pace, la tranquillità e una perfetta lucidità, sono il primo frutto che potrai cogliere dalla pratica del Mandala Kriya Pranayama.

 

Primi passi

Prima di arrivare ai Pranayama superiori, bisogna affrontare quelle che sono le pratiche di base. La prima e la più semplice tecnica di pranayama è Sukha, ed è composta semplicemente dall’inspirazione e dall’espirazione. Un secondo passo aggiunge a Sukha anche Samavritti, dove le due fasi dell’atto respiratorio hanno la stessa durata.

Con l’esperienza e una pratica costante di Sukha, si arriva ad aggiungere una sospensione del respiro al termine dell’insiprazione (Antara Kumbhaka)  e una alla fine dell’espirazione (Bahir Kumbhaka).

Il potere della mente

Siediti a occhi chiusi, in posizione di meditazione (Padmasana o Siddhasana o Svastikasana), con le mani in Chin Mudra (pollici e indici a contatto) e i dorsi delle mani appoggiati  sulle ginocchia. Mantieni lo sguardo in Shambavi Mudra (con le palpebre abbassate e gli occhi rivolti al centro tra le sopracciglia). Inoltre, la lingua deve essere rovesciata all¹indietro, contro il palato molle, e la punta costantemente spinta verso l’alto in Kechari Mudra.

Appena hai completato la preparazione, immagina di tracciare una linea retta che congiunga le orecchie dall’interno. Con un’ulteriore spinta della lingua visualizza il contatto con il punto di mezzo della linea e allo stesso tempo traccia una linea che passi tra il punto tra le sopracciglia e il punto corrispondente nell’occipite. Ti accorgerai che la punta della lingua si trova proprio all¹intersezione delle due linee, che così individuano un piano. Qui, disegna mentalmente una base quadrata su cui costruire una piramide immaginaria con il vertice posto alla sommità della testa.

Inizia con sei cicli di Sukha (conta fino a 8 inspirando e altri 8 tempi espirando), inspirando dagli spigoli di base fino al vertice della piramide ed espirando al contrario, dal vertice alla base. È estremamente importante non perdere la concentrazione sul respiro e su Kechari e Shambavi Mudra. Poi passa a Mandala Kriya Pranayama. Sei cicli, o più, di una respirazione (8x8x8) e cioè: inspira per 8 tempi dalla base alla sommità della piramide, trattieni 8 tempi al vertice ed espira dal vertice alla base, sempre contando 8 tempi.

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